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Bad Company attacca Modern Warfare sul multiplayer

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Nel sempre più vivace panorama degli sparatutto in prima persona si è di recente assistito all’esordio di alcuni titoli eccellenti sotto alcuni punti di vista, ma carenti in altri aspetti. Se per Call of Duty: Modern Warfare 2 non è fuori luogo parlare di capolavoro mancato, a causa di un comparto single player non in grado di assicurare sufficiente longevità, Battlefield: Bad Company 2 sembra almeno in parte aver imparato dagli errori del suo più diretto concorrente, con una campagna per il giocatore singolo più consistente e appetibile.

Il titolo sviluppato da DICE si sta però dimostrando capace di mettere in discussione la leadership della produzione Activision anche in ambito multiplayer, con l’introduzione di alcune caratteristiche interessanti, come un sistema di classi finalmente in grado di garantire sufficiente profondità al gameplay.

Se a questo si aggiunge una politica opinabile nel rilascio di contenuti aggiuntivi per l’ultimo Call of Duty, la rivalità tra i due brand si fa sempre più accesa e sembra destinata a spingere una consistente fetta di giocatori a sostenere la causa di Bad Company. Non ha infatti mancato di far discutere la scelta di rilasciare il primo DLC per Modern Warfare 2, denominato Stimulus Package, a un prezzo decisamente poco accessibile: 1.200 Microsoft Points, circa 14 euro.

Cinque mappe, due delle quali riprese da un capitolo precedente della saga, che dopo il loro rilascio su Xbox Live hanno generato gravi problemi al sistema di matchmaking dei server, fino a quando, nelle ore scorse, non è stata rilasciata una patch correttiva.

Non ci sono dubbi sul fatto che la concorrenza faccia bene al mercato e il settore degli FPS non è certo escluso da dinamiche di questo tipo. Il monopolio, all’interno di un genere videoludico, non ha mai portato a innovazioni e solo quando due o più brand si dimostrano in grado di contendersi le preferenze dei giocatori con titoli magari differenti, ma altrettanto appetibili, si assiste a una reale evoluzione, un po’ come ci si augura avvenga nuovamente nel campo delle simulazioni calcistiche con FIFA e Pro Evolution Soccer.


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